LovePassion

Elastici

Mi infilo dentro un elastico, mi infilo tra fili di capelli, tra sogni che lasciano un segno, mi infilo senza mai perdere il filo delle perle e delle parole, mi infilo in un accento, salto in una parentesi e mi fermo al punto. Torno al punto di partenza, torno per passare dal via, torno per andare via. Mi infilo in una maglia rossa in cui ci ballo, ballo il valzer delle incertezze, dei vorrei, non vorrei ma se vuoi, mi infilo in un pezzo di Battisti, esco con uno di Dalla e accendo le luci di un’isola buia. Isolo i momenti isolati, forse insensati conditi di sale e di mare, di un pesce dal nome brutto ma dal sapore buono, mi tengo il buono e lascio scivolare via il frastuono della città. Mi infilo in una stagione, lascio i monti e mi tengo il mare che fuori stagione è anche meglio. Mi infilo tra braccia di una bambina che non conosco ma che vede quello che io non vedo, quello che ancora non c’è. Mi infilo dentro un “ciao come stai”, dentro una parte, dietro uno schermo, raramente davanti gli occhi. Mi infilo dentro un elastico che quando serve non trovo mai, mi infilo alla ricerca di un elastico che lascia un segno sulla pelle, che come una molla mi fa rimbalzare, mi infilo dentro un elastico, ne compro uno, cento, mille, ne compro tanti per perderli e ritrovarli.

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