Passion

Volare

-Quindi hai imparato a volare?
Sì, da che te ne sei andato ho imparato anche a  volare
-Come Peter Pan?
Meglio, come Wonder Woman, lei sì che è una tosta, non quello smidollato di Peter Pan, alla ricerca di quest’isola che non c’è, eterno fanciullo come te…
-Beh quindi ne hai aggiunta un’altra…
Cosa?
-Un’altra cosa alle tante che già fai
No, questa non è una cosa, è una magia te l’ho detto, ho i super poteri, io davvero volo
-E quando voli cosa vedi?
Quando volo, lo sai c’è prima una fase di decollo, quindi scendo di quota, scendo per le scale della mia città, dei miei anni, dei miei cassetti chiusi, poi guardo sempre il mare, ogni volta lo trovo diverso, mai una volta uguale, quindi ti dicevo scendo e canto, si tanto nessuno mi sente, poi trovo il mio compagno di volo, ci tendiamo e teniamo le mani, non serve stringere, non serve metterci forza, la forza ce l’hai dentro, basta respirare, sai ho imparato che serve nei momenti difficili. Poi succede, non ci pensi, è e basta. Succede che prendi il volo o meglio il volo prende te e allora tutto si smargina, sai come dice Elena Ferrante, o anche Sartre nella sua potenza nullificatrice, tutto è di contorno ma scontornato, ci sei solo tu e la tua base di appoggio, siete un’unica cosa, insieme ce la fate, insieme vi appoggiate, l’un l’altro e no, non c’è tempo per pensare ad altro, pensi solo a quel momento che stai vivendo e te lo godi.
-Capisco… hai mica imparato anche a cucinare?
No, quello no, sto parlando di magie, non di miracoli!

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